Gennaio 2005

Comunicato del 12 gennaio 2005

LA LAC SCRIVERA' ALLA COMUNITA' EUROPEA PER FERMARE IL PROGETTO DELLO
SCONVOLGIMENTO IDROGEOLOGICO DEL PRA' DEI GAI CHE POTREBBE DISTRUGGERE UN
HABITAT UNICO E MINACCIARE LA FLORA E LA FAUNA SELVATICA. LA LAC SCRIVE AL
CONSORZIO SINISTRA PIAVE E AI SINDACI DI MANSUE' E PORTOBUFFOLE'.

La LAC Lega Abolizione della Caccia, ha da sempre avuto molta attenzione all'area del Prà dei Gai ubicata tra i comuni di Mansuè e Portobuffolè, essendo uno degli ultimi grandi prati della pianura padana sfuggito alla speculazione edilizia, area di elevato pregioambientale anche per la variegata presenza faunistica costituita soprattutto dagli uccelli migratori sia svernanti che nidificanti.
Quest' area inoltre è attualmente tutelata dalla Comunità Europea in quanto considerata Sito di Importanza Comunitaria (SIC) dalla Direttiva "Habitat" e Zona di Protezione Speciale (ZPS) dalla "Direttiva "Uccelli".
Nel 2003 la LAC, con la LIPU, l'ADAA, l'ENPA, l'UNA, la LAV, Amica Terra di Gaiarine, il WWF, Legambiente, ha raccolto oltre 14.000 firme con una petizione per istituirvi una oasi faunistica ostacolata però dall'attuale amministrazione provinciale che non l'ha mai istituita su pressione dei cacciatori.
Ora dopo la caccia senza limiti e senza controlli al Prà dei Gai è in agguato una nuova minaccia per questo delicato ecosistema, minaccia che arriva direttamente dal Consorzio di Bonifica Sinistra Piave e dall'Assessore regionale Massimo Giorgetti.

Si tratta di un progetto che prevede lavori per 40 milioni di euro, che dovrebbero di fatto meccanizzare le esondazioni su questo prato.
I lavori di rettifica del corso del Livenza con l'innalzamento delle sponde a 10,50 metri sul livello del mare comporterebbero lo sconvolgimento della vegetazione ripariale con la sua distruzione e con danni incalcolabili per tutto l'ecosistema del fiume e per la fauna selvatica.
"Sembra che la drammatica e tragica lezione che la natura ci ha dato da poco con lo tsunami - commenta Andrea Zanoni della Lega per l'Abolizione della Caccia - sia già stata archiviata e dimenticata dai burocrati delle nostre amministrazioni locali, il Prà dei Gai è uno dei pochissimi bacini di esondazione naturali esistenti in Veneto che negli anni ha garantito in modo naturale e con gradualità propria della natura l'allagamento dei prati ad opera del fiume evitando così il compiersi di terribili allagamenti nei
paesi del basso Livenza.

Ora andando a sconvolgere questi delicati ma importantissimi equilibri meccanizzandoli e sottoponendoli alla volontà dell'uomo si rischia di sconvolgerli con delle conseguenze che potrebbero risultare drammatiche per tutti i comuni rivieraschi. Portare l'argine del Livenza a 11,50 metri sul livello del mare avrà come primo effetto una maggiore portata d'acqua con una maggiore velocità e quindi una maggiore corrente su tutto il tratto di fiume a sud del Prà dei Gai con conseguenze imprevedibili. Cosa potrebbe accadere se poi qualche meccanismo non funzionerà o se qualche addetto agli impianti commetterà una manovra errata ?
Perché andare a sostituire l'autoregolazione che madre natura da millenni compie al Prà dei Gai a vantaggio delle popolazioni rivierasche ?

Noi della LAC ci auguriamo si tratti di un progetto effimero nato solo per finalità elettorali vista la vicina data delle elezioni regionali del prossimo aprile. Se così non fosse e se la notizia del finanziamento del progetto dei primi 10 milioni di euro fosse veritiera, faremo il possibile per bloccare questo pericoloso intervento rivolgendoci con un dettagliato esposto anche alla Commissione Ambiente della Comunità Europea, visto che sembra non sia stato fatto lo studio della valutazione di incidenza ambientale.

Oggi stesso abbiamo trasmesso tre raccomandate indirizzate al Consorzio di Bonifica Sinistra Piave, al Sindaco di Mansuè e al Sindaco di Portobuffolè per chiedere l'accantonamento del progetto e copia della relativa documentazione".
La LAC ritiene più sensato effettuare interventi a basso impatto ambientale come l'installazione di ulteriori idrovore o il rafforzamento degli argini esistenti.

LAC Lega Abolizione Caccia - Sezione del Veneto - Via Bellucci, n.16 - 31100 Treviso - Info: 347 9385856 (ore pasti)

email lacveneto@ecorete.it
- web www.lacveneto.it

 

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