Venezia, 16 ottobre 2002Siamo in Piazzetta San Marco, tra le due colonne, quella con la statua di San Teodoro e quella con il leone alato, lo sguardo è rivolto alla Piazza. Il cielo è azzurro, terso, luminoso, il sole fa risplendere i marmi, i mosaici, le pietre, i mattoni, ma crea anche delle ombre scure Guardiamo in particolare quella che avanza da destra verso la Torre dell’Orologio. Chi compone quell’ombra allungata sulla Torre? La modella lentamente ma inesorabilmente il Campanile. Diamo un’occhiata all’orologio: sono quasi le dodici. Allo scoccare del mezzogiorno la Torre dell’orologio sarà tutta sommersa dall’ombra; un fatto puramente casuale? No, se pensiamo al Campanile come al gigantesco stilo di una meridiana, alla Piazza come a un quadrante, alla Torre come ad una linea oraria! |
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